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Umana infinita presenza

Fin dai primordi l’uomo ha segnato il globo con la sua presenza, lasciando, ovunque sia vissuto, impronte del suo passaggio. i resti archeologici delle prime costruzioni umane sono il documento e l’espressione delle più antiche civiltà, come le moderne architetture attestano l’ingegno e la ricchezza dei nostri tempi. implacabilmente gli uomini continuano a modiFicare il loro habitat, avendolo esplorato e sFruttato in ogni piega, in ogni angolo disseminando le tracce della sua smania d’uso, e più nulla resta da sorprendere e da indagare: non rimane che il cielo…?

In action (Performer)

Da quando sono entrato a far parte del Gruppo Sinestetico, ho avuto l’occasione di cimentarmi in varie azioni artistiche e di conoscere persone alquanto bizzarre e straordinarie. Queste persone sono artisti performativi di varie nazionalità, incontrate nei vari happening; in queste occasioni, ho avuto la possibilità di fotografarli e di realizzare quindi una raccolta fotografica che racchiude i diversi stili e le diverse tendenze artistiche di ognuno di loro. In questo libro li vediamo in azione (in action), e spero che questo possa servire a far conoscere un pò di più una forma artistica effimera, a volte sottovalutata, e sopratutto, alcuni degli svariati protagonisti che ne fanno parte.

Spazio Minimo

spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»].

1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano una parte, e vi assumono una posizione, definita mediante le proprietà relazionali di carattere qualitativo (sempre relative a una certa scala) di vicinanza, lontananza, di grandezza, pic- colezza, rese quantitative, già nell’antichità classica, dalla geometria, in quanto scienza dei rapporti e delle misure spaziali fondata su una definizione rigorosa dello spazio come estensione tridimensionale; più modernamente, lo spazio è anche considerato come intuizione soggettiva elaborata mediante gli organi di senso (spec. la vista) o è concepito (per es. nella prossemica) come modalità secon- do la quale l’individuo, nel suo comportamento sociale, rappresenta e organizza la realtà in cui vive.

mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minimus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minimus rispetto a parvus) e si contrappone direttamente a massimo.

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